Ti con zero, titolo tratto da un racconto di Italo Calvino pubblicato nel 1967, è una notazione matematica con cui si indica il momento iniziale di osservazione di un fenomeno, un istante di arresto fissato nel tempo e nello spazio che si apre a infinite possibilità. Questa dimensione si rivela un punto di vista privilegiato in cui possono convergere conoscenza e immaginazione. Sullo scambio, sul dialogo e sull’interazione tra questi due ambiti i trenta artisti, italiani e internazionali, coinvolti nella mostra, hanno fondato il loro percorso di ricerca.
Alcuni dei più noti protagonisti del panorama artistico contemporaneo, come Tacita Dean, Agnes Denes, Antony Gormley, Pierre Huyghe, Ryoji Ikeda, Carsten Nicolai, Roman Ondak, Giuseppe Penone, Rúrí e Sissel Tolaas, sono in dialogo con una selezione di artisti di una generazione più giovane, tra cui Hicham Berrada, Tega Brain, Dora Budor, Revital Cohen, Alexandra Daisy Ginsberg, Adelita Husni-Bey, Christian Mio Loclair, Daniel Steegman Mangrané, Richard Mosse, Rachel Rose, Jenna Sutela, Troika e Tuur van Balen, e con alcuni famosi artisti del passato, come Alighiero Boetti, Gino De Dominicis, Albrecht Dürer, Nancy Holt e Robert Smithson, Channa Horwitz, Gustav Metzger, Roman Opałka e Rudolf Steiner.