Un documentario di Enrico Blatti
Italia 2025,109’
musica Enrico Blatti
voce narrante Simone Leonardi
illustrazioni Mabel Morri
Con Claudio Di Benedetto, Enrico Calamai, Ruben Oliva, Corrado Sartori, Biagio Diana, Claudio Camarda, Julio Frondizi, Elvira Pajetta, Claudio Balzamonti, Claudio Tognonato, Analia Setton, Marcelo Conti, Mimmo Zanetta, Antonio Barletta, José Tagliaferro, Piero Cargnelutti, Dora Salas, Adela Gutierrez, Ana Barzola, Giorgio Maria Baroncelli, Giuliano Di Benedetto, Rita Riccio, Rodolfo Ricci, Rosario Grenci, Corrado Sartori, Silvana Gabriella Calabrese, Francesco Di Benedetto
Introduce
Marco Delogu, Presidente Azienda Speciale Palaexpo
Intervengono
Enrico Calamai, ex Diplomatico
Claudio Di Benedetto, figlio di Filippo Di Benedetto
Enrico Blatti, Presidente ANPI III Municipio
Julio Frondizi, figlio di Silvio Frondizi
Marcelo Enrique Conti
Claudio Balzamonti
Filippo Di Benedetto fin da ragazzino maturò un forte interesse per la politica e l'impegno civile, assorbendo le passioni del padre, primo abbonato di Saracena (CS) al quotidiano comunista «L'Unità». Organizzatore delle prime lotte sindacali e antifasciste nella zona del Pollino, a soli 21 anni - nel 1943 - fu arrestato, torturato dai fascisti e rinchiuso nel carcere di Castrovillari per un anno. Nel 1952 decise di raggiungere in Argentina il fratello Orlando che già viveva da due anni a Buenos Aires. Dopo il Golpe del 24 marzo 1976 Filippo Di Benedetto, già responsabile del patronato Inca Cgil di Buenos Aires e presidente della Filef, scelse subito da che parte stare: entrato in contatto con l'allora vice console italiano, Enrico Calamai, ed insieme al corrispondente del «Corriere della Sera », Gian Giacomo Foà , ingaggiò una vera e propria missione umanitaria: tutti e tre si misero a servizio delle centinaia di famiglie che disperate si rivolgevano al Consolato d’Italia per trovare accoglienza e rifugio di fronte ai rastrellamenti violenti degli squadroni della morte. Di Benedetto pagò a duro prezzo il suo impegno: la figlia del fratello Orlando, Domenica, fu sequestrata e torturata mentre il nipote Eduardo, sequestrato nel novembre del 1976 da quattro uomini mentre accompagnava i suoi due figli a scuola, a tutt’oggi risulta scomparso. “L’Angelo di Buenos Aires”, attraverso le testimonianze di molti protagonisti dell’epoca che conobbero Di Benedetto, racconta una grande storia di ideali, tenacia e Resistenza.

Informazioni
Ingresso libero fino a esaurimento posti con prenotazione consigliata
Sala Cinema - Palazzo Esposizioni Roma
Scalinata di via Milano 9a
Puoi prenotare su questa pagina dalle ore 9:00 del giorno precedente fino a due ore prima della proiezione.
Quando hai prenotato sei pregato di arrivare 10 minuti prima dell'inizio, altrimenti il posto verrà assegnato al pubblico in attesa all’ingresso. Se non puoi venire ricordati di cancellare la prenotazione dalla tua area riservata sul sito, per permettere ad altri di partecipare.
Se i posti risultano esauriti online, puoi accedere alle proiezioni senza prenotazione in caso di posti resi disponibili da rinunce e cancellazioni, presentandoti entro l’orario di inizio del film.