In occasione della mostra a cura di Bartolomeo Pietromarchi e Katiuscia Biondi Giacomelli

Figura centrale della cultura visiva italiana del secondo Novecento, Mario Giacomelli ha attraversato con la sua opera le trasformazioni radicali del linguaggio fotografico, collocandosi tra il realismo della modernità e l’affermazione di una nuova sensibilità postmoderna. La sua fotografia è testimonianza del reale, ma anche visione poetica e continua sperimentazione: uno sguardo personale e intensissimo, capace di restituire immagini che fondono esperienza, emozione e forma.

A partire da questi presupposti si sviluppano due incontri pubblici di approfondimento e confronto: il primo, condotto da Bartolomeo Pietromarchi con Stefano Chiodi esplora il rapporto tra Giacomelli e alcuni protagonisti dell’arte moderna e contemporanea con cui ha condiviso ricerche, tensioni e affinità profonde; il secondo incontro, a cura della co-curatrice della mostra Katiuscia Biondi Giacomelli, con Elio Grazioli e Mauro Zanchi, amplia lo sguardo sul metodo compositivo dell’artista, approfondendo temi, tecniche e visioni che attraversano il suo intero percorso fotografico. Un’occasione per rileggere l’opera di Giacomelli non solo alla luce della storia della fotografia, ma nel più ampio panorama delle arti visive del Novecento.
 

Immagine: Mario Giacomelli, L'approdo, 1952 © Archivio Mario Giacomelli