La casa editrice Emanuele Mascioni Editore presenta il suo primo libro Niccolò Berretta. I smelled the spring on the smoky wind, un volume monografico dedicato all’artista fotografo Niccolò Berretta, curato da Giuliana Benassi. Questa pubblicazione segna anche l'inizio della storia della casa editrice, fondata con l'obiettivo di promuovere una ricerca radicale nella fotografia contemporanea.
Il libro, dal ricco repertorio fotografico, intreccia immagini e testi per compiere una lettura obliqua e incisiva dell’immaginario dell’artista.
Niccolò Berretta (Roma, 1986) è artista fotografo, la cui pratica comincia dall’attrazione verso la strada, intesa come habitat trasversale di umanità che vive non ai margini, ma negli interstizi, nelle feritoie della società, dal centro alla periferia. Gli ultimi sono i soggetti che Berretta predilige, le persone che vivono in una posizione scomoda rispetto alla società, le persone segnate dalla vita, borderline, quelli che sono nell’ombra, che vivono nella solitudine, che fanno dell’ossessione un paradigma esistenziale e, che allo stesso tempo, risiedono in uno stato di opulenza pittoresca. Da queste figure è attratto come impulso alla ricerca antropologica di conoscenza e investigazione di quel specifico ambiente. Il suo lavoro infatti, parte da molto prima dello scatto fotografico. Comincia da un’esplorazione visiva e umana del contesto, si struttura attraverso una rete di relazioni con figure del posto che lo traghettano nei luoghi, lo guidano per introdursi in ambienti dove la macchina fotografica non è gradita, è un’ospite indesiderata. (da un testo di G. Benassi)
La monografia è concepita come un viaggio a più incursioni attraverso la geografia delle città e del mondo, scandito dalle date e da alcuni scritti cronachistici dell’artista. Strutturata in capitoli che, come affondi prospettici e trasversali, narrano corpi di lavoro coerenti, uniti dal minimo comune denominatore del contesto e della sua temporalità. Agli incisi autobiografici, si alternano testi di natura critica e poetica degli autori (Giuliana Benassi, Jessica, Hilary Kirk, Federico Lodoli, Giulio Squillacciotti, Carlo Gabriele Tribbioli).
Tra le pagine e il susseguirsi delle fotografie emerge così un’aspra intimità che lascia, tuttavia, spazio ad un sottofondo di ironica leggerezza. Tra le strade di luoghi metropolitani e gli anfratti meno noti: viene alla luce il ritratto di un mondo viscerale, dove il contrasto si fa bellezza: I smelled the spring on the smoky wind.
EMANUELE MASCIONI EDITORE è una nuova realtà editoriale fondata nel 2025 da Emanuele Mascioni insieme all’art director Nicola Veccia Scavalli, con la volontà di indagare la ricerca fotografica contemporanea di carattere sperimentale e inedito.
La visione della casa editrice nasce dalla passione per la fotografia dei fondatori ed è la ramificazione filantropica di una realtà di produzione internazionale che si occupa da decenni di fotografia commerciale.
Con la prima pubblicazione Niccolò Berretta. I smelled the spring on the smoky wind, si inaugura una linea editoriale attenta al nuovo panorama artistico, con lo scopo di cristallizzare e documentare l’immaginario che sottende le ricerche fotografiche d’avanguardia.
Niccolò Berretta (Roma, 1986) è artista fotografo. Ha studiato cinematografia al DAMS di Roma. La sua ricerca è incentrata nella documentazione di ritratti realizzati in contesti urbani, di aggregazione sociale o di passaggio. Il panorama umano emerge dai lavori di Berretta esaltando l’unicità del singolo in relazione allo spazio e a una dimensione temporale del tutto sospesa. Le fotografie di Berretta sono un ‘esorcismo’ istantaneo dell’individuo, i suoi scatti tirano fuori l’animo più recondito e inaspettato dei soggetti ritratti.
Attività artistica: 2006 co-fondatore del collettivo ARTCOCK; 2023 co-fondatore del collettivo FELLINI-PASOLINI. Tra le recenti attività, mostre collettive e personali: Godai Fest, Milano, Confine Infinito, Museo O. Licini, Ascoli Piceno, 2025; DEADLIFT, Re-Visioni, Villaggio Globale, Roma; In quella rocca abitava un dio, Fellini-Pasolini, Sala Sala della Protomoteca, Campidoglio, Roma; Graffiati dagli Angeli, Fellini-Pasolini, Scalo San Lorenzo, Roma, 2024; Chi Rifiuta il Sogno deve Masturbarsi con la Realtà, Fellini-Pasolini, Nero Gallery, Roma, Futuro 90, Art Stop Monti, Roma; SuperVero, Galleria Unosunove, Roma, 2023; Estate Romana, Una Vetrina, Roma, 2022; Camel Toe Party, Cloaca Oblivion, Roma, 2018; Mostre collettive: Yout/h III, 10b Photography, META-TURISMO, Fellini-Pasolini, Youth II, Tevere Art Gallery, Roma, 2023; Sette Variazioni, Contemporary Cluster, Zero Hyperlocal, MACRO– Museum of Contemporary Art of Rome, DEADLIFT, Silk Gallery, Spazio Fontanella, KOBOgraphy, Roma 2022; Memento Mori Alla Star, Galo Art Gallery, Torino, 2019. Pubblicazioni: “Futuro 90 (31 Ottobre 2019 – 11 Dicembre 2023)”, Fanzine, 2023; Sette Variazioni 2000-2022 JbRock, Drago Publisher, 2022; Stazione Termini, Lookbook 2009-2021, Drago Publisher, 2021; Street Art Diary, ARTCOCK, Castelvecchi, 2011; Mvula o La Verginità dello Sguardo. Percezioni del Malawi, Gb EditoriA, 2008.
Giuliana Benassi (Forlì, 1984) Vive e lavora a Roma. Storica dell’arte e curatrice indipendente. Si è laureata in Storia dell'Arte presso l’Università di Pisa. Pone al centro delle sue ricerche il rapporto tra opera d’arte e luogo espositivo, con una particolare attenzione al concetto di site-specific. L’indagine sulla genesi dell'opera d'arte in spazi espositivi non-convenzionali è alla base di un approccio curatoriale e teorico che predilige una riflessione sulle complesse dinamiche che legano tra loro l’opera, lo spazio e il pubblico. Docente di Didattica per il Museo presso l’Accademia di Belle Arti di Roma dal 2021; inoltre tiene un corso di Arte Pubblica presso il Master 24ORE Business School. Presso lo IED di Firenze ha tenuto il corso in Curatorial Practice dal titolo “Outside the White Cube”.
E’ direttrice artistica presso la Fondazione D’ARC, Roma; dal 2019 è Art Advisor- Connector presso l’American Academy in Rome. È co-fondatrice e direttrice del progetto There Is No Place Like Home con il quale ha ricevuto il Premio Artribune per l'Arte Contemporanea nel 2017. Dal 2014 è curatrice della residenza artistica "Ritratto a mano". Scrive per le riviste d’arte Rivista Segno e Exibart. Ha collaborato con diverse istituzioni, associazioni e gallerie tra le quali: Tang Contemporary a Bangkok e Hong Kong, Museo Laboratorio della Mente, Istituto Svizzero, artQ13, Materia a Roma; Fondazione Lac o Le Mon a Lecce; MAMbo a Bologna; Museo Licini, Ascoli Piceno; Galleria Mazzoli a Berlino e Modena; Follemente Festival di Teramo; Istituto Italiano di Cultura, Londra. Ha curato libri per le casi editrici Emanuele Mascioni Editore, Silvana Editoriale, NERO, Viaindustriae, Maretti Editore, Forse edizioni, Palombi Editore.
Giulio Squillacciotti (Roma 1982) è un artista e regista. Il suo lavoro si basa sull’indagine di narrative possibili, la sofisticazione di eventi reali di matrice storico-antropologica e la maniera in cui le tradizioni prendono nuove forme cambiando contesto. Ha studiato Storia dell’Arte Medievale a Barcellona e a Roma per poi ottenere un master in Arti Visive presso lo IUAV di Venezia. È stato Fellow Resident presso la Jan Van Eyck Academie di Maastricht dove ha sviluppato un progetto sulla fine fittizia dell’Europa e la perdita dell’identità condivisa di un progetto politico. Ha di recente ricevuto i fondi di sviluppo di MEDIA Creative Europe, Screen Ireland e del MIC Italiano per lo sviluppo di un lungometraggio co-prodotto da Italia, Irlanda e Polonia.
Romano Talevi, attore professionista dal 1984. Nel suo percorso professionale partecipa a diverse produzioni nazionali e internazionali in cinema, teatro e televisione, tra cui il programma di successo "Avanti un Altro", condotto da Paolo Bonolis per Canale 5, nel ruolo dello Scienziato Pazzo, a cui deve la sua popolarità. Negli ultimi anni tra le diverse produzioni lo vediamo protagonista nel film di Trash Secco "Bassifondi", con la sceneggiatura dei fratelli D'Innocenzo, che lo coinvolgono nella serie Dostoevskij. Lavora con Michael Uppendhal nella serie "Decameron" e nello spin-off "Suburraeterna" a cui viene affidato il ruolo di Guerino Anacleti, serie nella quale viene riconfermato per la seconda stagione di prossima preparazione. Attualmente è impegnato al fianco di Al Pacino, in un film del regista Luc Besson.
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Ingresso libero fino a esaurimento posti
Libreria Palazzo Esposizioni Roma
via Milano 15/17