Ricostruita attraverso documenti, lettere e diari, e il valido contributo della figlia Evelina, la biografia di Amedeo Nazzari rilegge la vita privata e professionale di un attore considerato, a buon diritto, un punto fermo della storia del cinema italiano e un fiore all’occhiello del divismo maschile. Una vita segnata dalla misteriosa e prematura morte di suo padre, che lo lascia orfano indigente a nove anni; dal legame di devozione quasi morbosa con sua madre; e, non ultimo, dal non facile rapporto con l’universo femminile. Dopo una decennale carriera teatrale Nazzari approda al cinema nel 1936 offrendo da subito, alle platee, il suo eccezionale carisma. Alto e virile, con una voce inconfondibile e uno sguardo nato per essere filmato e fotografato, sembrava davvero destinato a diventare una star. Esempio unico di attore in grado di costruirsi un’immagine e una carriera senza gli ausili di un vero star system, Nazzari è stato un attore dalla stupefacente versatilità – una qualità molto sottovalutata – e un professionista intelligente, capace di tenersi lontano da scandali e pettegolezzi con regole di condotta rigorose alle quali si è sempre attenuto. Vita reale e leggenda, mito e quotidianità attraversano la sua figura: ma qual era il vero Amedeo Nazzari? L’uomo spensierato, stordito da un’improvvisa notorietà e da incredibili guadagni o lo spirito solitario dalle profonde malinconie? Il dongiovanni dissipatore di immense fortune o il bravo figliolo che aveva deciso di prendersi cura delle donne della sua famiglia d’origine e coltivava il sogno di averne una tutta sua?
Roberto Liberatori è nato a Roma, dove vive e lavora. Laureato in Lettere Moderne, ha pubblicato per Edizioni Sabinae le biografie di Lucia Bosè e Massimo Girotti.
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