G R A N D I P I A N U R E è una rassegna/evento amplificata nel tempo – con una distribuzione degli appuntamenti all'interno della stagione teatrale dal 14 aprile al 9 settembre – e nello spazio – con una diversificazione dei luoghi, dalle sale di Argentina e India al Lido di Ostia per approdare agli spazi museali del Palazzo delle Esposizioni con un focus sulla performance.
La diversificazione degli spazi e dei formati rende G R A N D I P I A N U R E un corpus unico in dialogo con un pubblico più ampio e meno specializzato, spaziando attraverso ambienti diversi e favorendo un approccio interdisciplinare e intergenerazionale. Su questa linea emerge la novità più significativa della seconda edizione: BUFFALO, un contenitore inedito per gli ambienti museali del Palazzo delle Esposizioni che affianca la rassegna di spettacoli con un format di quattro giornate consecutive (30 e 31 maggio, 1 e 2 giugno). Performance articolate negli spazi dell’Istituzione con sconfinamenti nelle arti visive e musicali, dalla street culture internazionale alla cultura pop, dalla ricerca musicale contemporanea all’immaginario filmico. Nelle sale del Palazzo si alternano nomi storici della ricerca italiana, come Kinkaleri con il riallestimento per giovani interpreti del loro capolavoro Otto (Premio Ubu 2002); giovani formazioni come Sigourney Weaver, duo eclettico di performer/musicisti (formato da Biagio Caravano e Daniela Cattivelli), con il debutto di Willy Willy in forma di concerto danzato, e la coppia Roberta Mosca/Canedicoda con Musica per un giornO, un progetto della durata di 24 ore che viene presentato solo una volta all’anno per un ciclo di 24 anni; la compagnia di Ioannis Mandafounis con One One One e NU, due creazioni site specific basate sulla comunicazione diretta con il pubblico; il lavoro della celebre Maria Hassabi, artista che ha saputo cogliere il legame tra coreografia e arti visive, ospitata tra gli altri al MoMa di New York e al Walker Art Center di Minneapolis; infine gli artisti rivelazione della coreografia italiana Panzetti-Ticconi con il progetto site specific Jardin.
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