Un viaggio lungo cinquant’anni tra chitarre, lotte politiche, amicizie memorabili e disillusioni affilate. Mi pare ieri è il nuovo libro di Ernesto Bassignano, pubblicato da Edizioni Minerva, e raccoglie oltre quaranta ritratti di personaggi straordinari che hanno attraversato la sua vita: da Lucio Dalla a Benigni, da Gian Maria Volonté a Umberto Bindi, passando per Rosa Balistreri, Mariangela Melato, Claudio Baglioni, Flavio Bucci, Enrico Vaime, Monicelli e molti altri.
«È una galleria di profili umani», scrive Massimiliano Castellani nella prefazione, «una mostra letteraria incendiaria come i cerini Minerva – nomen omen – in cui Bassignano esercita l’arte della memoria con la verve di un giullare della commedia dell’arte e la malinconia dell’ultimo chansonnier esistenzialista vivente».
Il volume si apre con un lungo prologo autobiografico in cui l’autore ripercorre senza filtri la sua traiettoria umana e artistica: «Confesso che ho vissuto», esordisce citando Neruda, «senza mai fermarmi per rifiatare, con la lingua rovente e la voglia implacabile di dire, sapere, fare».
Bassignano – per tutti “Bax” – è stato pittore, cantautore, scenografo mancato, attivista politico, giornalista, autore radiofonico, critico musicale e conduttore cult di Hopersoiltrend su Rai Radio 1. Un intellettuale irregolare, sempre un passo di lato rispetto ai riflettori, eppure centrale nella scena culturale italiana del secondo Novecento.
Ogni ritratto è un racconto autonomo, una tessera di un mosaico che attraversa la musica d’autore, il teatro, il cinema, la politica e la controcultura italiana. Non c’è nostalgia patinata, ma un’ironia pungente che sa farsi anche autocritica. «Io sono un classico distonico-neurovegetativo-postsessantottesco», si definisce con una battuta che è insieme parodia e verità.
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Ingresso libero fino a esaurimento posti
Libreria Palazzo Esposizioni Roma
via Milano 15/17