Il saggio si propone di indagare il ruolo fondamentale della bellezza nella vita delle donne mostrando come, al di là di potenti condizionamenti sociali e al di la’ dell’interiorizzazione di un immaginario maschile tuttora dominante, l’aggirarsi continuo intorno alla ricerca dell’immagine ideale sottende, nel femminile, il fil Rouge del legame emotivo con la madre.
L’autrice mette in rilievo come, nel processo di diventare donna, la necessaria separazione dalla madre non possa prescindere dal mantenere un forte senso di continuità con lei e con tutte le figure femminili progenitrici. Senso di continuità che le esperienze emotive legate alla cura del sé corporeo possono rafforzare per il loro rimando alle rappresentazioni delle amorevoli cure fisiche ricevute nella primissima infanzia.
In tal senso la bellezza, più che costruzione maschile di cui disfarsi, diviene atteggiamento di gratitudine sia per la vita ricevuta sia per il privilegio di poterla, in quanto donne, donare.
Ida Venturi Laureata in Psicologia presso l'Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Laureata in Medicina e Chirurgia presso la stessa Università Specializzata in Medicina Psicosomatica Specializzata in Psicologia Clinica Docente del corso di formazione in Psicosomatica e Psicoterapia della donna, in collaborazione con la VI Clinica Psichiatrica Redattrice della rivista “Psicologia Psicopatologia Psicosomatica della donna” edita dal Pensiero Scientifico Editore Docente di Psicologia dello sviluppo e di Psicopatologia fenomenologica presso la Scuola di Specializzazione post universitaria “Imago” Vive e lavora a Roma come medico psicoterapeuta.
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