Non sono pochi gli autori che hanno riconosciuto in Roma una «gigantesca macchina erotizzante» (De Bonis), una «fabbrica di miti» (Raimo). Ma se la millenaria caput mundi ha di sé solo o prevalentemente un’immagine del passato e se le innumerevoli narrazioni di Roma tendono a far perno sugli stessi sempiterni significanti, raccontare Roma oggi sembrerebbe un’impresa disperata. È ancora possibile esorcizzare l’opera di seduzione che il mito di Roma - con tutte le storie e i cliché che lo definiscono - opera su chi si confronta con questa città attraverso l’obiettivo di una macchina fotografica o attraverso la scrittura? È possibile liberarsi dai potenti stereotipi che la caratterizzano per restituirla altrimenti? Queste sono alcune delle domande alle quali il fotografo Marco Barbon, autore del lavoro SIC TRANSIT GLORIA MUNDI (2021-2024), e lo scrittore Valerio Mattioli, autore di Remoria. La città invertita (2019), cercheranno di dare risposta seguendo un movimento centrifugo - e paradossale - che consiste nel perdersi per trovare la giusta via.
Marco Barbon, nato a Roma nel 1972, è un artista fotografo italiano che vive e lavora tra la Francia e l’Italia. Dopo una laurea in Filosofia all’Università di Roma La Sapienza e un dottorato in Estetica della Fotografia all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi, muove i suoi primi passi nel mondo della fotografia lavorando nello staff dell’agenzia Magnum. Dal 2005 in poi si consacra ad una ricerca artistica che esplora l’immagine fotografica come zona di frontiera tra la realtà e l’immaginario, il documento e la finzione. Autore delle seguenti monografie: Asmara Dream (Postcart, 2009 e 2016), Cronotopie (Postcart, 2010), Casablanca (Postcart, 2011), Les pas perdus (Poursuite, 2014), El Bahr (Filigranes, 2016) e The Interzone (Postcart / Maison CF, 2017). Il lavoro di Marco Barbon è rappresentato dalla Galerie Clémentine de la Feronnière (Parigi) e dalla Galerie 127 (Marrakech).
Valerio Mattioli è editor per NERO. Ha scritto Exmachina. Storia musicale della nostra estinzione 1992 → ∞ (Minimum Fax, 2022), Remoria. La città invertita (Minimum Fax, 2019) e Superonda. Storia segreta della musica italiana (Baldini & Castoldi 2016).
La quarta edizione di IPER - Festival delle periferie - URBS ET ORBIS Roma e le altre: città allo specchio torna, dal 2 al 28 maggio, nell’anno del Giubileo, a concentrarsi su Roma e le sue trasformazioni, quelle che riguardano il centro come quelle che interessano la città ai margini. Un mese ricco di attività che coinvolgeranno diversi luoghi della città, il Palazzo Esposizioni Roma, MACRO - Museo d'Arte Contemporanea Roma, Museo delle Civiltà, Casa dell'Architettura, Casa del Cinema, Teatro Ateneo di Sapienza Università di Roma, Teatro Tor Bella Monaca, Teatro Biblioteca Quarticciolo, Società Geografica Italiana (Villa Celimontana), American Academy in Rome, Real Academia Española, Accademia di Belle Arti di Roma, Officine Fotografiche Roma, Piazza Tevere, Palazzo Canova, MAAM Museo dell'Altro e dell'Altrove di Metropoliz_città meticcia, Biblioteca Precaria Metropolitana, Casilino, Casal Bertone, Corviale, Quadraro, Quintiliani, Tor Bella Monaca, Tor Marancia, Vigne Nuove e altre realtà, soprattutto quelle che si segnalano come capaci di fornire indicazioni e risposte originali ai problemi che affliggono le metropoli a scala planetaria e con cui Roma proverà a confrontarsi. Da qui il coinvolgimento di ospiti internazionali investiti del compito di farci da specchio.
www.iperfestival.it
Informazioni
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Sala Auditorium - Palazzo Esposizioni Roma
Scalinata di via Milano 9 a, Roma - accesso per disabili da via Piacenza, snc suonando a "portineria Palaexpo"