Presentazione dei libri di Andrea Balzola "Poetòpos" e "Sino all'ultima pagoda"

31 maggio
Intervengono insieme all’autore Maria Teresa Carbone, Maria Teresa Ciammaruconi, Marco Colletti e Paola Mongelli

Poetòpos

"Settantadue poesie inedite scritte tra il 1977 e il 2022. Quarantacinque anni di attraversamenti, di nomadismo tra luoghi e parole. Un diario di viaggio, che ho sempre tenuto su piccoli taccuini, scritto a mano, spesso insieme a disegni e qualche rara fotografia. Per me stesso. Una poesia narrante, compagna costante del viandante. Percorsi emotivi intimi s’intrecciano con sentieri geografici, tracce mitologiche e letterarie si mescolano a frammenti di cronaca di un tempo vissuto e collettivamente condiviso. Così involontariamente, me ne accorgo a posteriori, resta intrappolato tra i versi anche il ritratto di una generazione, quella generazione nata durante il boom economico (i cosiddetti “boomers”) e i venti dirompenti del cambiamento, cresciuta e caduta su ideali e illusioni del secondo Novecento, poi rifugiata e rifuggita, fino a diventare invisibile, nei coni d’ombra della trasformazione antropologica di fine millennio. Una generazione che non è stata risparmiata dall’insopprimibile vocazione distruttiva e autodistruttiva dell’umanità e ha vissuto la rapidità dei mutamenti, sociali, ecologici, geopolitici e tecnologici, con un’esperienza di spiazzamento continuo dei riferimenti e degli orizzonti. E forse i peggiori nemici con cui confrontarsi sono stati la crisi delle relazioni umane, il trionfo dell’ipocrisia come modello di comunicazione e del culto del denaro come parametro esclusivo della vita sociale e professionale. Nulla di nuovo d’altronde, tranne le maschere, in versione digitale. La poesia resta comunque, da sempre, visione divergente, resilienza e resistenza, lenitivo e antidoto alle mancanze e alle perdite, personali e collettive. Anche se nell’attualità opaca è il genere di scrittura meno venduto, letto, ricercato e celebrato, resta insostituibile la sua forza simbolica («ciò che permane lo fondano i poeti» scriveva Hölderlin, nella triade dei miei poeti preferiti insieme a Campana e Rilke). Una forza simbolica che sorpassa lo stesso scrivente attingendo all’archetipo. Noi apparteniamo a certe immagini poetiche più di quanto esse ci appartengano. 

Ho chiesto ad alcuni amici fotografi/e che hanno letto e amato questi versi, di associare le loro immagini degli stessi luoghi alle mie parole. Non in modo descrittivo o illustrativo, ma con la libertà artistica necessaria. Ho sempre cercato il dialogo tra parola e immagine, e quindi penso che il diario di viaggio sia arricchito da questo connubio, che può essere risonanza, confronto o contrasto." Andrea Balzola

 
 
Fino all'ultima pagoda

Ruben Reno, uno scrittore italiano trentenne, parte per Bangkok alla ricerca del padre, di cui non ha più notizie. Il padre, un pittore, era partito alcuni mesi prima per l’estremo oriente, alla ricerca di un guaritore capace di curare un cancro che i medici occidentali avevano diagnosticato come irreversibile. A Bangkok, dopo una difficile e pericolosa ricerca, Ruben scopre che il padre, dopo aver casualmente assistito all’uccisione di un bambino, aveva tralasciato la propria malattia per fare un’indagine personale sul racket dei bambini rapiti e venduti al turismo sessuale dei pedofili. Lui si era sempre occupato, anche da artista, delle condizioni dei bambini, decide quindi di dedicare i suoi ultimi mesi di vita a denunciare alle organizzazioni internazionali come l’Unicef, alle autorità thailandesi e italiane il traffico internazionale dei bambini. Ma l’organizzazione criminale, gestita dalla mafia cinese e infiltrata nelle istituzioni e nella polizia, si mette alla sua caccia, da quel momento del padre di Ruben si perdono le tracce. Ruben prova a seguirle attraversando la Thailandia fino al Mekong, in Laos e poi in Birmania dove il padre sembra essersi infine rifugiato.
In questa ricerca si mescolano i mondi infernali del crimine con quelli soavi o enigmatici dei templi e dei monasteri buddisti, l’inestricabile caos delle metropoli asiatiche con le mitiche zone archeologiche o i sorprendenti paesaggi naturali, gli eventi reali con i sogni e le visioni interiori. Ruben incontra molti personaggi, tra i quali: un avventuriero inglese e uno russo, un funzionario dell’ambasciata italiana, un’eccentrica ebrea newyorchese, un detective indiano, una giovane prostituta muta e un transessuale operato, un agente segreto birmano, poliziotti onesti e corrotti, abati sapienti e monaci buddisti, ragazzine traumatizzate dalla schiavitù sessuale e assassini feroci. Con la rischiosa ingenuità dell’idealista, l’immaginazione dello scrittore e l’ostinazione di un figlio che vuole ritrovare il padre, Ruben si caccia in un mare di guai trascinando amici e alleati con sé, in un vortice sempre più aggrovigliato di eventi che solo il viaggio, tanto esteriore quanto interiore, può riuscire a dipanare.
 

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Ingresso libero fino a esaurimento posti

Libreria - Palazzo Esposizioni Roma

via Milano 15/17