Perché – a fianco a Vienna, la città in cui si vive meglio al mondo – scegliere Roma nell’affrontare le sfide che riguardano il futuro dell’abitare? Nonostante la sua bellezza e la sua storia Roma non appare da lungo tempo una città intenta a rispondere strutturalmente alle gigantesche sfide che le città devono affrontare oggi, dai cambiamenti climatici, all’aumento delle disuguaglianze, alle migrazioni di massa. Ciò che ci interessa di Roma oggi, diversamente da Vienna, non è il progetto che la città si è data e si intende dare nel tentativo di rispondere a queste sfide, ma sono piuttosto le imprevedibili e creative reazioni biologiche e sociali agli errori e ai fallimenti delle Amministrazioni Pubbliche. Ovvero quel disegno emergente e non pianificato
fatto di pratiche di appropriazione, riuso e reinvenzione dei tanti progetti pubblici e privati finiti
in rovina, da parte di forme di vita umana e non umana nella loro lotta per la sopravvivenza. Uno sguardo a Roma attraverso la storia delle lotte per questi spazi fornisce un’immagine inedita della città, rianimando elementi spesso sottaciuti del mito di fondazione che possono servire come navigatore nella lettura delle realtà attuali più marginali e creative della città. È una storia dal basso dell’abitare nella Roma moderna che porta all’ipotesi che quanto sta succedendo a Roma oggi – oltre i limiti del progetto istituzionale – ha importanza per il futuro.
Lorenzo Romito, co-fondatore e coordinatore di Stalker, co-curatore del Padiglione Austria alla Biennale di Architettura di Venezia 2025. Co-direttore del dipartimento di spazio e strategie del design alla Kunstuniversitat di Linz. Insegna al Master in Environmental Humanities, Università Roma Tre e Arte Pubblica presso NABA, Nuova Accademia di Belle Arti di Roma.
Michael Obrist, nato a Bolzano nel 1972, è uno dei cinque soci fondatori di feld72 Architekten a Vienna e professore universitario alla TU Wien. Dal 2018 è professore di Housing and Design e capo del dipartimento di ricerca su Housing and Design dell’università. Co-curatore (con Lorenzo Romito e Sabine Pollak) del Padiglione Austriaco della Biennale di Venezia 2025. Il lavoro di feld72 nei settori dell’edilizia abitativa, dell’istruzione, degli uffici e dell’urbanistica ha ricevuto numerosi riconoscimenti (tra cui diversi Premi di Stato austriaci, la Medaglia d’oro per l’architettura italiana e il Premio di architettura della città di Vienna).
La quarta edizione di IPER - Festival delle periferie - URBS ET ORBIS Roma e le altre: città allo specchio torna, dal 2 al 28 maggio, nell’anno del Giubileo, a concentrarsi su Roma e le sue trasformazioni, quelle che riguardano il centro come quelle che interessano la città ai margini. Un mese ricco di attività che coinvolgeranno diversi luoghi della città, il Palazzo Esposizioni Roma, MACRO - Museo d'Arte Contemporanea Roma, Museo delle Civiltà, Casa dell'Architettura, Casa del Cinema, Teatro Ateneo di Sapienza Università di Roma, Teatro Tor Bella Monaca, Teatro Biblioteca Quarticciolo, Società Geografica Italiana (Villa Celimontana), American Academy in Rome, Real Academia Española, Accademia di Belle Arti di Roma, Officine Fotografiche Roma, Piazza Tevere, Palazzo Canova, MAAM Museo dell'Altro e dell'Altrove di Metropoliz_città meticcia, Biblioteca Precaria Metropolitana, Casilino, Casal Bertone, Corviale, Quadraro, Quintiliani, Tor Bella Monaca, Tor Marancia, Vigne Nuove e altre realtà, soprattutto quelle che si segnalano come capaci di fornire indicazioni e risposte originali ai problemi che affliggono le metropoli a scala planetaria e con cui Roma proverà a confrontarsi. Da qui il coinvolgimento di ospiti internazionali investiti del compito di farci da specchio.
www.iperfestival.it
Informazioni
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Sala Auditorium - Palazzo Esposizioni Roma
Scalinata di via Milano 9 a, Roma - accesso per disabili da via Piacenza, snc suonando a "portineria Palaexpo"