Ritratto di un gioiello - incontri

15 maggio 2013 
ingresso libero

Fernando Rigon

Se  Tiziano possiede in sommo grado la capacità di conservare "l’idea della verità in ogni oggetto", come scriveva A. M. Zanetti, si può parlare di "ritratti" dei medesimi al pari di quelli delle persone: in particolare dei gioielli che costituiscono lo status symbol per eccellenza della posizione sociale di un ritrattato. Di essi il pittore si appropria con la sua arte cogliendone il "carattere" di feticcio e di amuleto, oltre che di oggetto prezioso. Il Cadorino conosce infatti benissimo le "proprietà" delle pietre "mirabili" che vengono esibite nella vita e nella finzione della pittura anche con finalità apotropaiche  oltre che simboliche. Dall’analisi di  alcuni esempi "emblematici" si potrà applicare all’indirizzo di un gioiello la  frase usata dall’Aretino per commentare il ritratto di Paolo III del Vecellio: "il come egli è vivo, il come egli è desso e il come egli è vero".

Informazioni

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Sala Cinema - Palazzo delle Esposizioni

Scalinata di via Milano 9A