Incontro filosofico "Arte e controllo: la fotografia" con Stefano Velotti

1 gennaio 2024 
Capodarte 2024

Si dice spesso che la nascita della fotografia, con il suo realismo, avrebbe spinto le arti visive tra Ottocento e Novecento a sperimentare nuove forme non figurative. Più plausibile mi sembra invece l’idea che la fotografia abbia contagiato, “fotografizzandole”, tutte le altre arti. Molti sono gli artisti che ne fanno uso, ma che non sono fotografi. A partire dai lavori di Don Mc Cullin – che ama invece definirsi “fotografo” tout court– Stefano Velotti presenterà altri usi della fotografia, molti diversi tra loro, ma tutti legati da un intreccio tra controllo e non controllo. Questo intreccio, riconosciuto da Richard Avedon come proprio delle pratiche artistiche, coglie un aspetto rilevante delle nostre forme di vita attuali, così evidente da risultare per lo più invisibile, e che diversi usi della fotografia sono in grado, invece, di metterci sotto gli occhi.


Stefano Velotti è professore ordinario di Estetica alla “Sapienza – Università di Roma”. Ha insegnato alle università di Stanford, Yale, UCSB e UCLA. Ha lavorato per l’editoria, per i programmi di RAI Radio Tre e collabora alle pagine culturali di quotidiani e periodici nazionali. La sua ricerca si colloca all’incrocio tra estetica e filosofia sociale, su cui ha pubblicato numerosi articoli e volumi. Tra i suoi libri più recenti: The Conundrum of Control: Making Sense through Artistic Practices (Brill, in corso di pubblicazione); La dialettica del controllo. Limiti della sorveglianza e pratiche artistiche (Castelvecchi 2017); La filosofia e le arti. Sentire, pensare, immaginare (Laterza 2012).

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